Qualche mese fa, quando How To Social era in fase di progettazione, mi è capitato di parlare con lo sviluppatore del sito (e mio grande amico), Alfredo Capuano (IamAlph), di un argomento molto particolare e interessante: le Leggi di Internet.
Inizialmente ho pensato si trattasse di qualche stringa di codice dei primi sviluppatori, o di qualche argomento giuridico a me completamente estraneo. Ma la verità è un’altra!
Che cosa sono le Leggi di Internet?
Le Leggi di Internet non sono leggi in senso fisico, ne leggi in senso giuridico. Sono dei “Pattern di Comportamenti” su internet che avvengono statisticamente in maniera molto frequente e con quasi sempre le stesse modalità.
Insomma, si tratta di una serie di “atteggiamenti” di cui ci rendiamo protagonisti (o di cui siamo vittime), quando si verificano determinate situazioni su Internet.
Se ti aspettavi un manuale di giurisprudenza con le norme che regolano la rete, rimarrai deluso, ma ti posso assicurare che senza volerlo, sei stato il protagonista (in maniera attiva o passiva) di almeno una di queste Leggi di Internet!
Are You Ready? Cominciamo!
La Legge di Godwin
A mano a mano che una discussione su Usenet si allunga, la probabilità di un paragone riguardante i nazisti o Hitler, tende ad 1.
Questa è la formula originale, ma ad oggi si è sostituito “Usenet” con “Online”
Mike Godwin è un avvocato e autore statunitense e ha formulato questa “legge” nel 1990 facendo riferimento ai primissimi “forum” (newsgroup Usenet). La “Godwin’s Law” è diventata talmente famosa da entrare a far parte della terza edizione dell’Oxford English Dictionary.
Stai pensando a qualche tua discussione su qualche forum? È normale, fidati!
Legge di Poe
Senza un emoticon sorridente o qualche altro chiaro segno di intenti umoristici, non è possibile creare una parodia del fondamentalismo in modo tale che qualcuno non la confonda con il vero fondamentalismo.
Questa legge è stata formulata da Nathan Poe su christianforums.com nel 2005 e all’inizio era riferita al dibattito creazionista, ma con il passare degli anni (e degli eventi), è stata applicata anche ad altro.
In parole povere, la teoria di Poe, spiega che senza un chiaro segno umoristico (come può essere un emoticon), non si può fare una battuta su una forma di fondamentalismo, senza che la battuta venga confusa con il fondamentalismo stesso.
Legge 34
Se esiste X, allora su Internet esiste pornografia basata su X. Se non esiste ancora, verrà creata. Senza eccezioni.
Cosa volete che vi spieghi?
Legge di Skitt
Qualsiasi messaggio di risposta inviato solo per correggere errori grammaticali, avrà una probabilità elevatissima di contenerne a sua volta.
Prende il nome dallo pseudonimo su Usenet di Bryan Lord (appunto Skitt), che la postò nel 1999 per la prima volta. Questa legge altro non è che una versione adattata della legge di Murphy:
“Ogni commento o risposta atta alla correzione di un errore, conterrà a sua volta almeno un errore”.
Legge di Pommer
La mente di una persona può cambiare leggendo informazioni su internet. La natura del cambiamento solitamente è racchiusa dal passare a non avere un’opinione ad averne una sbagliata.
Formulata da Rob Pommer sul sito www.rationawiki.comm risulta essere un’assioma molto, ma molto, corretto. Bisognerebbe sempre trattare con il giusto dubbio le informazioni prese dal web, così come si dovrebbe fare con quelle prese dai “vecchi” media.
Legge dell’Esclamazione
Più è elevato il numero di punti esclamativi in una frase, maggiore è la probabilità che essa sia falsa o esagerata.
Non solo punti esclamativi, ma anche maiuscole o parole “contratte” :
BiMb0 M1Nk13 5TilE – 2k6 3D1tI0n !
Legge di Danth (o legge di Parker)
Se ti tocca insistere che hai vinto una discussione, l’hai probabilmente persa, e anche male.
Se stai iniziando a sentirti un po’ meno in pace con te stesso, continuo a dirtelo, è del tutto normale!
Legge di Scopie
In ogni discussione che coinvolge la scienza o la medicina, citando Whale.to come una fonte, l’argomento perde credibilità immediatamente e l’unica conseguenza è una grossa risata.
Whale.to è uno dei più grandi siti “complottisti” al mondo. Una legge che qui in Italia potremmo applicare (in parte) al buon vecchio Yahoo Answer, al gruppo Facebook “Mamme Pancine” e a qualsiasi volta che viene inserita in una discussione la parola “terrapiattista”.
Spero che l’articolo sulle Leggi di Internet ti sia piaciuto e non preoccuparti se qualche volta ci sei cascato anche tu, in fondo:
we are human after all!
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