Tempo di grandi cambiamenti nel mondo del web con gli importanti upgrade degli scorsi mesi su Instagram e Facebook.
Ma a tenere banco in questi giorni, e in tutto il mondo, è l’ultimo upgrade di Big G: si chiama Google Bert ed è il più importante upgrade dell’algoritmo più famoso e complesso del mondo degli ultimi anni!
Cos’è Google Bert?
Bert sta per Bidirectional Encoder Representations from Transformers, letteralmente: rappresentazioni di encoder bidirezionali da trasformatori.
Tutto chiaro vero? No?
In sintesi Bert aiuterà le macchine a comprendere il linguaggio nella maniera più vicina possibile (fino ad oggi…) a quanto fanno gli essere umani. Si tratta di una serie di modelli che elaborano le parole in contesto a tutte le altre presenti nella frase.
Quindi le parole non verranno più trattate dall’algoritmo singolarmente, ma contestualizzate alla frase in cui si trovano.
Cosa cambia
Il motore di ricerca sarà in grado di comprendere ancora meglio gli intenti di ricerca degli utenti. Tutto questo sistema è stato creato, incredibilmente, basandosi sul cervello umano e sul funzionamento dei neuroni.
Dalle notizie filtrate da BigG, Google Bert sarà in grado di migliorare circa il 10% (1 risultato su 10) delle risposte alle query digitate dagli utenti.
Il miglioramento sostanziale avverrà sulle query più lunghe, perché ovviamente composte da più parole che, come detto, non saranno prese in esame singolarmente, ma contestualizzate così come farebbe un essere umano.
Gli esempi forniti da Google
Pandu Nayak ha fornito alcuni esempi per il prima e il dopo Google Bert:
La parola “To” in relazione al contesto assume un’importanza diversa!
Prima di Bert il motore di ricerca restituiva risultati su cittadini degli USA che viaggiano in Brasile. Con l’aggiornamento invece capisce l’importanza di “To” e restituisce un’informazione più pertinente (ovvero un sito che spiega come ottenere il visto).
Anche in questo caso la risposta alla query è molto più vicina all’intento di ricerca mostrando un risultato che risponde davvero alla domanda digitata. Alla query “se è possibile prendere medicine per altri in farmacia”, il risultato precedente mostrava come ottenere una prescrizione, quello attuale, invece, è un articolo perfettamente in linea con l’intento di ricerca.
Google Bert anche in Italia?
La risposta è ovviamente in TUTTO IL MONDO, anche se in questo momento è soltanto in lingua inglese.
In sostanza: dobbiamo ancora aspettare un po’!
Cosa ne penso io (e la redazione di How To Social)
L’umanizzazione delle macchine non ha mai raggiunto un livello così alto e probabilmente si può iniziare a parlare di “pensiero” (ma di vero pensiero) associato ai Computer.
Proprio l’essersi basati sul modello di cervello umano e sulla nostra rete neurale, conferisce un nuovo valore all’esperienza di Internet. In qualche modo sarà (ancora di più) come rivolgere delle domande a una persona in carne e ossa in grado di associare le parole (e sinonimi) in tutta una serie di contesti.
Se quanto ho letto in giro è vero, l’accuratezza delle associazioni mentali (ovvero del contestualizzare una parola o un suo sinonimo) dell’essere umano è di circa il 91%, quella di Bert è del 93% e questo vuol dire che è successo:
GOOGLE CI HA UFFICIALMENTE SUPERATI!
Per ora, come detto, Bert funziona soltanto con l’Inglese, ma personalmente non vedo l’ora di assistere a questo incredibile e storico passo in avanti nella storia dell’Internet!
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