Il tempo è ormai agli sgoccioli per TikTok, al quale Trump ha imposto un ultimatum: vendere i suoi asset americani ad una società statunitense, o lasciare il mercato degli Stati Uniti.
Perché?

Facciamo un passo indietro e ripercorriamo insieme le tappe di questa vicenda insieme.

L’ultimatum di Trump


Il 6 Agosto 2020 il presidente statunitense Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo imponendo a ByteDance di vendere o scorporare TikTok negli Stati Uniti entro il 15 Settembre:

“Ci sono prove credibili che mi portano a credere che ByteDance potrebbe intraprendere azioni che minacciano di compromettere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha scritto Trump nell’ordine, che fa riferimento alle preoccupazioni sulla sicurezza nazionale.

Le ultime ore


Mentre sembrava ormai conclusasi la trattativa tra ByteDance e Microsoft, nella notte italiana è arrivato un comunicato di Satya Nadella, CEO di dell’azienda statunitense, in cui leggiamo che ByteDance non è più propensa a trattare con il colosso di Bill Gates.

“Siamo convinti che la nostra proposta sarebbe stata positiva per gli utenti di TikTok proteggendo allo stesso tempo gli interessi della sicurezza nazionale”, aggiunge Nadella.

Sono quindi risultate futili le rassicurazioni di Microsoft riguardo la privacy, la sicurezza online e contro la disinformazione.

Nuove indiscrezioni


Con Microsoft fuori dal tavolo delle trattative, l’attenzione si era immediatamente spostata su Oracle, secondo quanto riportato anche dal New York Times e da Reuters. Tuttavia, anche quest’ultima è stata smentita dall’emittente televisiva statale China Global Television Network.
Feroce l’attacco del portavoce del ministro degli esteri cinese contro gli Stati Uniti:

“La caccia a TikTok negli Usa  è un tipico esempio di estorsione del governo americano. La Cina si oppone con forza a questo atto e sosterrà fermamente la società interessata per proteggere i propri diritti e interessi legali. Non accettiamo il “bullismo americano”.

Cosa ne sarà di TikTok?


La battaglia di Trump non è di certo passata inosservata su TikTok, ma anche sugli altri social network. Molti temono che l’app di video farà la stessa fine dell’allora popolare Vine dopo l’acquisizione da parte di Twitter. Altri invece si domandano come sarà attuato il ban.

Secondo la BBC, l’app potrebbe essere inserita in un elenco di entità che vieta alle aziende di collaborare con essa: i nuovi utenti non sarebbero così in grado di scaricare l’app, mentre gli utenti esistenti smetterebbero di ricevere notifiche e aggiornamenti.

Categorized in:

Tagged in: