Può davvero palesarsi la condizione in cui Facebook e Instagram chiuderanno, nel giro di qualche mese, le proprie operazioni in Europa?
La questione è sempre la stessa: la privacy.
E questa volta sul “piatto” c’è il trasferimento di dati che la società di Palo Alto effettua dall’Irlanda, agli Stati Uniti.
La Questione
Qual è il problema questa volta?
Come accennato, si tratta di una questione di privacy sul trasferimento di dati dall’Europa agli USA.
La Commissione Irlandese per la protezione dei dati ha messo in dubbio la legittimità (ai sensi delle norme dell’UE) del trasferimento continuo di dati personali dei cittadini europei, dall’Irlanda (che ricordiamo essere la sede di Facebook per i motivi che ben conosciamo) agli Stati Uniti.
La stessa commissione ha emanato un ordine preliminare per impedire alla società di Zuckerberg di trasferire questi dati, anche a seguito dell’abbandono del Privacy Shield da parte dell’Unione Europea, un accordo (abbastanza discusso e controverso) per il trasferimento di dati sensibili da UE a USA.
Nonostante l’abbandono di questa normativa è ovviamente ancora possibile traferire dati dall’Unione Europea agli Usa, ma bisogna dimostrare un livello elevato di sicurezza e riservatezza nel trasferimento, ed è proprio questo l’elemento che l’Irlanda contesta alla società di Mark Zuckeberg, un livello non abbastanza elevato di sicurezza nel trasferimento dei dati.
La risposta di Facebook
La risposta di Facebook non è tardata ad arrivare.
A parlare è stata la legale in Irlanda, Yvonne Cunnane che, oltre a ricordare che Facebook registra 410 milioni di utenti attivi mensilmente in Europa, ha dichiarato:
Facebook ha contestato l’ordine preliminare emesso all’inizio di questo mese dall’authority irlandese che minaccia di impedire a Facebook di trasferire i dati europei negli Stati Uniti per motivi di privacy. Nel caso in cui le autorità irlandesi dovessero confermare la richiesta di sospensione completa del trasferimento dei dati degli utenti negli Stati Uniti, non è chiaro come, in tali circostanze, si possa continuare a fornire i servizi Facebook e Instagram nell’Ue.
Ma questa poco velata “minaccia” è stata prontamente rettificata da un portavoce di Facebook che ha corretto il tiro dichiarando:
Facebook non minaccia di ritirarsi dall’Europa. I documenti legali depositati presso l’Alta Corte irlandese affermano la semplice realtà che Facebook, e molte altre aziende, organizzazioni e servizi, fanno affidamento sui trasferimenti di dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per operare i loro servizi.
Insomma Facebook e Instagram chiuderanno in Europa?
La questione al momento è delicata, ma uno scenario del genere sembra davvero impossibile per i troppi interessi in ballo. Resta da vedere come si evolverà questa spinosa questione della privacy e del trasferimento dei dati visto che, periodicamente spunta fuori creando non poche tensioni tra le parti.
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